
"e sono ancora qui , qui con le mie domande..."(Gino Paoli)
Quando eravamo bambini, tutti ce lo chiedevano: cosa vorresti fare da grande?
L’astronauta, il poliziotto, la ballerina e la maestra sono in pole position, seguono il pilota, la parrucchiera, il cantante, l‘avvocato, il dentista, il cuoco, il medico e la rock star. Io personalmente ho avuto la fase "astronauta", trasformatasi poi in un timido sogno di diventare "insegnante".
Di solito da bambini si ha un sogno, ma non si fa niente per perseguirlo concretamente, semplicemente ce lo godiamo cosi come è: le ballerine ballano sempre, anche la mazurka, tanto è sempre musica, la maestra istruisce fratellini e cuginetti, la parrucchiera pettina le barby, la rock star suona la pianola ricevuta a Natale... Io ancora me lo chiedo cosa farò da grande.
Il mio sogno di adolescente si avvererà mai? mah, improbabile. Eppure gli anni passano, ed io ancor credo che un giorno farò l'astronauta, ancora sono sicuro che un giorno diventerò famoso.
Tutti noi lo abbiamo creduto.
Magari guardando la televisione e vedendo la macchina/casa extra lusso di turno ci siamo detti: quando sarò famoso, me la comprerò. Tutti crediamo di essere speciali, ed un giorno ci svegliamo e siamo impiegati pubblici, muratori, pasticcieri, camerieri, giornalisti non pagati, insegnanti etc etc Si lo so, in fondo speciali lo siamo tutti.
Ma cosa si prova a riuscire a diventare quello che hai sempre sognato?
Quando si deve smettere di chiedersi "cosa faro da grande?"
Anonimo del XXI sec.
Foro Buonaparte 22
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